Visitare Le Havre: tra design e architettura, la Manhattan francese vi stupirà

Le Havre

Mi sono sempre piaciuti i luoghi con una doppia anima. Forse perchè mi assomigliano, perchè sanno coniugare molteplici aspetti rafforzando la propria identità, perchè raccontano una storia, a volte più allegra a volte dolorosa, ma ugualmente affacinante. E’ il caso di Le Havre, la prima tappa del mio tour alla scoperta di questa regione magica che è la Normandia, che mi ha accolto con i suoi colori intensi, la sua ricca storia e le sue mille sfumature.

Hotel de Ville Le Havre

Due vite, la stessa città: Le Havre, la “Manhattan” sul mare, ricostruita dai bombardamenti del 1944 da uno dei padri dell’archittettura contemporanea, Auguste Perret, fautore del nuovo volto della città e mentore di Le Corbusier, fondata nel 1517 da Francesco I e diventata in breve tempo il più importante porto di Francia. Prima città della Normandia grazie ai suoi 193.000 abitanti, Le Havre stupisce per la sua contemporaneità travolgente e la sua vitale atmosfera, un connubio perfetto tra modernità e antichità. Ecco perchè visitarla ne vale davvero la pena.

Le Havre benvenuto

VISITARE LE HAVRE: TRA ARCHITETTURA E DESIGN

La mia visita della città è inziata da un punto di vista imperdibile per comprendere appieno la sua storia: il 17° piano dell’Hotel de Ville, opera di Auguste Perret e Jacques Tournant. Da qui è infatti possibile ammirare la città a 360°, spaziando dal porto alla città vecchia, dall’Avenue Foch ( gli Champs Elysées di Le Havre) alla splendida chiesa di Saint-Joseph, considerato uno dei “capolavori” della storia del cemento armato. Grazie alla mia eccezionale guida, Luca, ho potuto ripercorrere passo dopo passo la storia della città, ritrovandomi a rivivere con la mente le sue travagliate vicende.

Le Havre
Data l’importanza e la posizione strategica del suo porto, durante la Seconda Guerra Mondiale, Le Havre divenne una base militare tedesca. Ciò ne determinò la quasi totale distruzione a causa dei bombardamenti degli alleati, decisi a debellare l’occupazione. Il progetto di ricostruzione venne affidato a Auguste Perret, che in breve tempo, seguendo tre concetti principali di economicità, robustezza e velocità, riuscì a dare nuova vita  alla città, conferendogli un carattere completamente nuovo. La modernità di Perret è chiaramente visibile anche nell’assetto interno degli appartamenti dell’epoca, che emerge grazie alla visita all’Appartement Témoin Perret, una perfetta ricostruzione che mostra come l’ottimizzazione dello spazio fosse importantissima per l’architetto, così come gli ampi spazi e l’illuminazione.

A pochi passi dall’appartamento e dall’Hotel De Ville è possibile ammirare un’altra grande opera architettonica, il Volcan, centro culturale e sede, nel suo “cratere minore”, della biblioteca “Oscar Niemeyer”, dal nome del grande architetto brasiliano che lo progettò negli anni ottanta. Tra le biblioteche più moderne e d’avanguardia di Francia, la Niemeyer rappresenta un simbolo culturale molto forte, distaccandosi dalla geometria ferrea di Perret e dialogando con essa attraverso un nuovo linguaggio architettonico che fa della curva e dalla sinuosità delle forme il suo punto di approdo.

Per continuare la visita del centro città, non potrete perdere la bellissima chiesa di Saint-Joseph, costruita tra il 1951 e il 1957- 58, che ha la duplice funzione di monumento ai caduti e di chiesa parrocchiale. Imponente nella sua pianta centrale, si estende in altezza grazie ad una torre centrale di 107 metri che domina lo skyline e che la rende simile ad un faro, visibile dal mare anche di notte. Il fascino di questa chiesa risiede anche nei giochi di luce prodotti dalle vetrate, progettate da Marguerite Huré, che cambiano a seconda dell’ora del giorno e del meteo.

Chiesa Saint Joseph Le Havre

Un altro simbolo della città è la monumentale “Catene de Containers” imponenete opera di Vincent Ganivet, inaugurata nel 2017 in occasione del cinquecentesimo anniversario di Le Havre. Perfettamente visibile anche dai giardini dell’Hotel de Ville e posizionata sul mare, quest’opera è composta da 36 containers colorati disposti ad arco, celebrando l’importanza del porto commericiale di Le Havre.

Per chi ama invece tuffarsi nella storia anteguerra della città, non perdete gli edifici storici dell’Hotel Dubocage di Bléville nel cuore del quartiere Saint François e la bellissima Maison de l’Armateur, risalente al 1790 tra lusso, arredi dell’epoca e atmosfere d’altri tempi.

CITTA’ VERDE: I PERCORSI DA NON PERDERE

Le Havre non è solo architettura, è anche natura e sostenibilità. Tanti sono i giardini in cui potrete immergervi per vivere quest’altro aspetto della città, tutt’altro che secondario. Imperdibili i Giardini Pensili, ben 17 ettari di meraviglia affacciati sul mare che regalano una vista strepitosa sulla città. Esempio eccezionale di riconversione urbanistica, questo immenso spazio verde sorge su un ex forte militare dell’800. Oggi è sede di 5.000 mq di serre, di giardini a tema ispirati ai continenti e spesso anche di eventi e festival.

Esotico e affascinante invece è il Giardino Giapponese, che simboleggia il gemellaggio dei due porti di Le Havre e Osaka, mentre al centro quelli dell’Hotel de Ville regalano un tocco di armonioso verde alle architetture di Perret. Se amate andare in bicicletta, divertitevi ad esplorare la Foresta di Montgeon, il Central Park di Le Havre, dotato di aree giochi, strutture sportive e meravigliosi scorci.

ARTE E LETTERATURA: LE HAVRE IMPRESSIONISTA

Architettura, natura e arte: Le Havre è una città che offre infinite chiave di lettura. Pensate che è proprio qui che Claude Monet dipinse nel 1872 il quadro “Impression, Soleil Levant”, che diede il nome al movimento impressionista. Come Monet, anche Pissarro, Sisley, Jonkind, Dufy e Boudin trovarono qui la loro ispirazione, contribuendo a far diventare questo luogo un vero e proprio santuario dell’arte.


Oggi è possibile ammirare le loro opere al MUMA, il Museo d’arte moderna André Malraux, che contiene un vero e proprio spaccato della più importante produzione artistica dell’epoca, permettendoci di ripercorrere la nascita e lo sviluppo dell’Impressionismo. All’interno troverete anche opere di Degas e Manet, oltre che di tutti gli artisti già citati. Un luogo che incanta e stupisce, che ospiterà dal 25 giugno al 2 ottobre 2022 la splendida mostra temporanea “Le Vent. Cela qui ne peut être peint ” con oltre 170 opere tra dipinti, stampe, video e fotografie, ispirata al tema del vento.

Oltre all’arte, fondamentale anche il tema della letteratura, che potrete vivere pienamente grazie alla “Promenade Litteraire” un percorso di 20 tappe alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato scrittori del calibro di Maupassant, de Balzac, Sartre, Miller e Queneau.

SAINT ADDRESS: ALLA SCOPERTA DELLE DIMORE STORICHE

Un gioiellino da visitare assolutamente per il suo allure chic e la sua importanza storica è Saint Address, piccolo borgo attaccato a Le Havre. Questa località, famosa per le sue dimore storiche e lussuose, lo è anche per essere stata la sede del governo del Belgio dal 1914 al 1918, di cui oggi resta ancora testimonianza grazie alla statua di Re Alberto I. A picco sul mare, impreziosita da nuove costruizioni, riproduzioni d’epoca e dimore originali, è il posto perfetto per godere del lungomare di Le Havre e della costa da un altro punto di vista.

DOVE MANGIARE E DOVE DORMIRE A LE HAVRE

Per non perdere neanche un’attrazione del centro città e godere di una vista privilegiata sulla chiesa di Saint Joseph, vi consiglio il Vent d’Ouest, meraviglioso hotel a 4 stelle nel cuore di Le Havre, posto proprio di fronte alla chiesa e a pochi metri da tutte i monumenti storici di cui vi ho parlato. La colazione è strepitosa, con dolci squisiti, proposte salate e formaggi tipici del luogo. Dotato anche di SPA, vi permetterà di rilassarvi dopo un’intensa giornata di visite.

Le vent d'ouest Le Havre

Se amate i gusti ricercati e unici, due sono gli indirizzi da non perdere. Le Margote, dove la creatività incontra la bontà della metarie prime, il tutto accompagnato da un impattamento impeccabile e da un servizio eccellente.

Secondo indirizzo: Les Enfants Sages, locale suggestivo sin dalla location, una vecchia scuola, con tanto di libri e antiche foto di classe alle pareti. Anche qui la cucina è ricca di sapore e la presentazione studiata e attenta a colpire occhi e gusto.

Per una pausa di dolcezza, non perdete invece la cioccolateria e confetteria Au Parrain Généreux, portato avanti da ben 4 generazioni e sede di uno dei laboratori più buoni per la lavorazione del cioccolato di tutta la regione. La simpatia dei proprietari e la bontà della cioccolata artigianale vi conquisteranno.

Ho lasciato le Havre da qualche giorno, eppure è come se non me ne fossi mai andata. Le emozioni vere non si scordano mai.

Articolo scritto in collaborazione con France.Fr e Normandia Turismo

 

 

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Comments

    • Micaela
    • June 17, 2022

    Ho appena letto quello su Etretat e ho voluto proseguire il viaggio leggendo il tuo articolo su Le Havre. Complimenti, mi hai fatto venire voglia di partire!

    • Licia
    • June 20, 2022

    Mi stai facendo sognare con questi post sulla Normandia! Le Havre mo sembra un posto molto particolare, sicuramente a livello architettonico è un grande punto di riferimento da ciò che scrivi!

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