Non solo mare: alla scoperta della Sicilia tra Iblei e Madonie

Ci sono certezze e certezze. Per me per esempio, la Sicilia ha sempre avuto il colore del mare, il profumo di salsedine che sale dallo Stretto, il sapore degli arancini sul traghetto, quella voglia irrefrenabile di non lasciarla mai. L’ho sempre vissuta così, come uno specchio del mio Sud, che appare all’orizzonte per riportarmi a casa.

Sono cresciuta col profilo delle Eolie negli occhi, su quel lato di Calabria che me la rende più vicina, e nonostante l’abbia vista, amata e vissuta negli anni, mai come in questo tour ho capito che basta uscire dai soliti schemi per scoprire tutta un’altra storia, dove montagne, piccoli borghi ed esperti artigiani restituiscono l’essenza più vera di una Sicilia antica, diversa.

Un ponte ideale tra Iblei e Madonie, dove natura, arte e tradizione disegnano nuovi itinerari tutti da percorrere.
E’ arrivato finalmente il momento di svelarvi il mio.

Scicli

Scicli

Prima tappa Scicli, una delle città più affascinanti della regione, entrata a far parte dell’immaginario collettivo come la Vigata di Montalbano. E’ proprio qui infatti che si trova il celebre commissariato, custodito proprio all’interno del Municipio della città, e molte altre location che hanno dato vita al mito. L’ufficio del Questore, i vicoli caldi e assolati, le piazze, le chiese: Non c’è angolo che non ricordi l’opera di Camilleri, girata tra Scicli e Ragusa, favorendo un turismo fatto di appassionati e fan della celebre fiction. Ma Scicli non è solo questo: è una città che merita di essere visitata per la sua architettura barocca, per i suoi meravigliosi palazzi, per la sua storia, in cui si inserisce di diritto il quartiere di Chiafura, un insediamento rupestre scavato nella roccia che ricorda Matera, con grotte abitate fino agli anni Sessanta e sede oggi di un parco archeologico importantissimo per ripercorrere la sua evoluzione.

Come molte città siciliane, anche Scicli è sede di numerosissime chiese, testimonianze della ricchezza e della devozione dei suoi abitanti dopo il terremoto del 1693 che distrusse gran parte della città tra cui vi segnalo la Chiesa di San Giovanni Evangelista, situata nella via principale del centro storico, che cutodisce la meravigliosa Deposizione di Mattia Preti, quella di San Bartolomeo, anch’essa barocca e sede di uno dei presepi più importanti della regione e il Complesso di Santa Maria della Croce, oggi sede del Museo della Memoria Storica e del Costume, da cui ammirare Scicli dall’alto, in tutto il suo splendore.

Ragusa

Da Scicli ci spostiamo a Ragusa, dove ad accoglierci è il gusto: quello della prima birra artigianale ragusana, quella del birrificio Yblon, di cui scopriamo processi e sfumature grazie ad una visita guidata che si conclude a cena, con una degustazione molto speciale, abbinata ai piatti tipici della tradizione. Ragusa è una città dalla doppia anima, quella moderna e quella antica, che si sviluppa a partire dal terremoto del 1693, quando prendono vita le due Ragusa, Ibla e Superiore.

Ragusa Ibla è il cuore più antico del centro storico sede di quegli edifici e monumenti che le hanno valso il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2002.  Il suo fascino è dato dalla sua architettura elegante e raffinata, ma anche dalla sua atmosfera suggestiva e romantica, che si respira passeggiando tra i suoi vicoli, le sue piazze e i suoi giardini.

Tra le attrazioni principali di Ragusa Ibla, non si può non citare il Duomo di San Giorgio, la chiesa più importante e imponente della città. La sua facciata è un capolavoro del barocco, con una scalinata monumentale e una decorazione ricca di colonne, statue e nicchie. La sua bellezza è conosciuta in tutto il mondo anche grazie alla fiction di Montalbano, che proprio in Piazza Duomo pone la sede della Questura tanto frequentata dal commissario. Luogo di riprese anche il meraviglioso Giardino Ibleo e numerosi monumenti della città, come la chiesa di Santa Maria dell’Itria, dove Montalbano incontra spesso il suo amico Mimì Augello.

Un altro simbolo di Ragusa Ibla è il Portale di San Giorgio, l’unico elemento rimasto della chiesa omonima distrutta dal terremoto. Si tratta di un arco gotico-catalano, decorato con la figura di San Giorgio a cavallo che uccide il drago, una delle testimonianze più antiche della città. A Ragusa abbiamo avuto anche modo di cimentarci in un’altra affascinante attività, la decorazione della ceramica di Caltagirone, assistendo alle varie fasi di lavorazione e alla creazione step by step di una delle ceramiche più rinomate d’Italia.

Modica

Non potevamo poi non dedicarci alla scoperta di Modica, patria della famosa cioccolata che l’ha resa celebre in ogni parte del globo. La cioccolata modicana è infatti una specialità unica nel suo genere, che si produce secondo una ricetta antichissima importata dagli spagnoli dal Messico e che si caratterizza per la sua consistenza granulosa e per i suoi aromi variati, come la vaniglia, il peperoncino, la cannella e il pistacchio. A Modica si possono trovare numerosi laboratori artigianali che producono e vendono il cioccolato modicano, dai più antichi ai più innovativi, dove è possibile immergersi in un universo di gusto tutto da scoprire.

Modica condivide con Scicli e Ragusa i cambiamenti legati al disastroso terremoto del 1693.  Troviamo infatti una Modica Alta e Modica Bassa, con la parte alta che conserva il fascino della città medievale, case scavate nella roccia e antichi monumenti e la parte bassa, che è invece frutto della ricostruzione, dove si esprime, in tutto il suo splendore, il barocco siciliano.

Eccezionalmente la città possiede ben due duomi, entrambi in stile barocco e dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si tratta del Duomo di San Giorgio e del Duomo di San Pietro, uno per la città alta, l’altro per quella bassa. Il Duomo di San Giorgio è situato su una collina che domina la città, raggiungibile attraverso una scalinata di 250 gradini e lascia davvero senza parole. La sua facciata è considerata una delle più belle espressioni del barocco siciliano, con le sue colonne, le sue statue e il suo splendido rosone. Quello di San Pietro è invece situato lungo il Corso Umberto I, la strada principale della città.

Gangi

Il borgo siciliano che non ti aspetti. Mi ha ricordato tantissimo l’Umbria, probabilmente per la sua elegante anima medievale. Eletto Borgo dei Borghi nel 2014, Gangi offre ai visitatori un’esperienza autentica e affascinante, grazie alla bellezza del suo panorama e del ricco patrimonio storico, artistico e culturale, che si riflette nelle sue numerose chiese, palazzi, musei e monumenti. Tra le attrazioni da non perdere a Gangi ci sono sicuramente il meraviglioso Palazzo Bongiorno, di stile settecentesco, la Chiesa Madre, con la celebre cripta che ospita oltre 40 mummie e la Torre dei Ventimiglia, ovvero il campanile, da cui ammirare il tramonto sulla vallata circostante.

Petralia Sottana

Petralia Sottana e dintorni  vi regaleranno grandi emozioni, non solo per la bellezza storica del borgo, che ospita il primo sentiero geologico urbano d’Europa con fossili incastonati nella pavimentazione delle sue strade principali, ma anche per le diverse possibilià di vivere la natura circostante in maniera inedita. Si trova a pochi chilometri dal suo centro il bellissimo Parco Avventura delle Madonie, dove vi aspettano ben 9 percorsi per divertirvi in tutta sicurezza. All’interno del parco è possibile anche alloggiare su graziose case sull’albero e vivere a 360° uno dei luoghi più affascinanti delle Madonie. Da qui è inoltre molto comodo salire fino alla famosa Big Bench di Piano Battaglia, una panchina gigante immersa nel verde da cui ammirare un vista davvero mozzafiato.

Le attività di comunicazione sono state organizzate da Viralpassport per conto dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana

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Comments

    • Mina
    • August 12, 2023

    Ma che tour meraviglioso! le tue foto sono sempre splendide!

    • Grazia
    • September 21, 2023

    che spettacolo! Scicli mi manca ma voglio recuperare

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